lunedì 5 febbraio 2018

Calcio Italia, bisogna copiare i modelli europei per far crescere i nostri giovani ...

Assurdo, solo in Italia, in ogni settore, la gestione è sempre approssimativa e soprattutto cerca di non creare alcun tipo di concorrenza alle società di calcio più blasonate.

Grazie a poteri di altra natura rispetto a quella sportiva, società come Juventus, Inter e Milan, hanno creato situazioni di interesse per società della massima serie, favorendo sinergie che poi si sviluppano in maniera evidente in fase di mercato, ostacolando, forte di accordi precedenti, le dirette concorrenti, sperando che ci si ferma solo a questo e non si falsi il campionato con una certa morbidezza agonistica al momento di competere ...

Premesso ciò, e viste le recenti figure di merd@ internazionali a cui ci siamo esposti, ultimi mondiali disastrosi, 14esimo posto nel ranking mondiale( ed ora va bene), mancata partecipazione al mondiale, basso valore del nostro campionato rispetto ai massimi europei, poche affermazioni di club in manifestazioni europee ... ecco direi che è il caso di creare delle seconde squadre, per far crescere i giovani e da cui attingere senza per forza creare accordi poco chiari:

seconde squadre in Spagna funziona così
seconde squadre in Olanda ecco come funziona
seconde squadre in Inghilterra funziona così
seconde squadre in germani ecco come funziona
secondo squadre in Francia funziona così






Seconde squadre in Italia funziona così

Niente 'recompra' in Italia? La Juventus la fa a modo suo

Solo in questo mese di gennaio i bianconeri hanno intascato 20 milioni di euro (cui andranno aggiunti successivamente gli eventuali bonus) dalle cessioni dei propri giovani ad altre società.
Oltre a Pjaca, il cui prestito allo Schalke è tuttavia da considerare un caso a parte, e che ha portato comunque un milione nelle casse della Vecchia Signora, a Torino sono arrivati 2 milioni dalla cessione in prestito con obbligo di riscatto al Perugia di Nicola Leali1,5 milioni per la cessione del Primavera Alessandro Tripaldelli al Sassuolo (effettiva da giugno), altri 1,5 milioni per quella di Matteo Vitale alla SPAL2 milioni per la cessione a titolo definitivo del centrocampista Fabrizio Caligara al Cagliari, 2 milioniper la vendita al Losanna di Francesco Margiotta sempre a titolo definitivo.
I guadagni più importanti però il club bianconero li ha ottenuti cedendo Pol Lirola a titolo definitivo al Sassuolo per 7 milioni, e Federico Mattiello all'Atalanta (ma resterà in prestito alla SPAL fino a giugno) per 5 milioni complessivi contando i premi. In tutto sono ben 20 milioni senza privarsi di grandi nomi e potendo in futuro avere una corsia preferenziale per tutti questi calciatori in virtù di una sorta di 'gentlemen's agreement' con i club che li hanno accolti.